sabato 11 giugno 2011

Hellboy: genesi del mito

Parliamoci chiaro, per me Hellboy è un capolavoro ed è il mio fumetto preferito insieme a The Sandman e La Spada Selvaggia di Conan.
Ero solo un ragazzino con la testa piena di fantasie misteriose (colpa del maledetto Giacobbo che nelle prime edizioni di Stargate e di Voyager faceva dei servizi geniali) appassionato di occulto e magia quando sono venuto a conoscenza dell'esistenza di un fumetto che univa insieme ironia, avventura, azione, mistero, demoni, continenti scomparsi e chi più ne ha più ne metta.
Ho comprato il primo numero.
L'ho letto la sera stessa.
Quella notte è nato il mio grande amore per il fumetto e la mia stima sconfinata per Mike Mignola, autore di storie e disegni.
Leggendo tutti i volumi di Hellboy si ha la sensazione che Mignola sia riuscito a realizzare le fantasie del più assiduo fan dell'horror e che sia riuscito a miscelare sapientemente le atmosfere cupe e macabre di Poe con gli orrori cosmici di Lovecraft.
Certo, potrei sembrare folle a paragonare un fumetto a due mostri sacri della letteratura, eppure Mignola in Hellboy riesce a fondere i due universi narrativi simili, ma allo stesso tempo estremamente distanti, dei due scrittori.
Provare per credere e vi assicuro che non rimarrete delusi.
Ma Hellboy non è solo questo ma è molto ma molto di più!
E' anche pieno di: nazisti folli, robotizzati e decisi a tutto pur di far tornare il Reich al potere di un tempo, maghi dalle ambizioni oltre la loro portata che giocano con poteri cosmici e incapaci di controllarli, spiriti che provengono dal folklore di mezzo mondo, che saranno di aiuto ma che più spesso saranno un ostacolo per il nostro amico rosso.
E ancora ci sono vampiri, fantasmi, licantropi, alieni, demoni, diavoli, scimmie naziste, cacciatori selvaggi e via dicendo in un turbine di orrore e ironia che risulta irresistibile!
A tutto questo aggiungiamo la grande capacità narrativa di Mignola che sia tramite la sua sceneggiatura ma soprattutto grazie al suo tratto inconfondibile, regalandoci un capolavoro da tutti i punti di vista.
Insomma, tirando uno straccio di conclusione, per me Hellboy non sfigurerebbe affatto in mezzo ai volumi di Lovecraft e di Poe (ma sfigurerebbe tantissimo insieme a quelli di King, ma vabbè lasciamo stare è un discorso a parte, non simpatizzo affatto per il "re").

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