lunedì 19 marzo 2012

Olio e Sangue di William Butler Yeats

In tombe d'oro e lapislazzuli
Corpi di santi e sante trasudano
Olio miracoloso, odore di viole

Ma sotto grossi cumuli di creta calpestata
Giacciono corpi di vampiri pieni di sangue;
Sanguigni i loro sudari, umide le loro labbra.



domenica 11 marzo 2012




"Mi sono chiesto più volte se la maggior parte della gente si soffermi a riflettere sul significato dei sogni, che a volte è clamoroso e comunque appartiene a un mondo di oscurità e mistero.
E se la maggioranza delle visioni notturne non è che il debole e fantastico riflesso delle nostre esperienze di veglia- checché ne dica Freud col suo puerile simbolismo - ve ne sono altre il cui carattere etereo e ultraterreno non consente interpretazioni ordinarie, ma i cui effetti inquietanti, vagamente eccitanti, sembrano aprire uno spiraglio su una sfera d'esistenza materiale non meno importante di quella fisica, e tuttavia separata da quest'ultima per mezzo di una barriera impenetrabile.
La mia esperienza non mi consente di dubitare che l'uomo, una volta abbandonata la coscienza terrena, si trasferisca in una dimensione incorporea e profondamente diversa da quella che conosciamo; una dimensione di cui, una volta svegli, rimangono solo vaghissimi ricordi.
Da quei frammenti incerti e confusi possiamo intuire  molte cose, ma provarne nessuna.
Possiamo supporre, ad esempio, che la vita, la materia e l'energia come il mondo le conosce non siano costanti nei sogni, e che il tempo e lo spazio non esistano come li concepiamo da svegli.
A volte penso che questa esistenza meno materiale sia quella autentica e che la nostra vana presenza sul globo terracqueo sia di per sé un fenomeno secondario o puramente virtuale"

da "Oltre il Muro del Sonno"

ALTAI di Wu Ming


Riprendere le vicende di un libro dal grande successo come Q è qualcosa che richiede coraggio perchè il rischio è che anche scrivendo un bel libro magari possa sembrare meno bello e appassionante di quello che è a causa delle aspettative createsi e che rischiano di rimanere deluse.
Lo dico subito: Altai è un bellissimo libro.
E' un libro capace di appassionare il lettore, con una storia solida, sempre frutto dell'abilità del collettivo di inserire un protagonista immaginario in un contesto reale e avvincente, che come Q parla di metamorfosi individuale e di sogni infranti ma che, una volta finita la storia, lascia sensazioni completamente diverse da quelle provate alla fine di Q.
Sebbene entrambi i protagonisti alla fine dei libri escano sconfitti dalle loro battaglie, Q regala una visione di libertà e di serenità che invece in Altai non è presente.
La sconfitta in Altai è totale e irrecuperabile e si allarga su tutti i fronti.
Non c'è, nonostante tutto, un lieto fine.
Il sogno di una terra libera e che possa essere rifugio per tutti i reietti viene spazzato via dalla crudeltà dei turchi e dai cannoni dei veneziani.
Il percorso di riscatto del protagonista Manuel Cardoso finisce in un trionfo amaro: nonostante abbia ritrovato se stesso infatti sacrificherà l'amore della sua vita ad un ideale che verrà tradito dallo stesso Giuseppe Nasi.
Proprio Giuseppe Nasi è stato il personaggio il cui comportamento mi ha deluso di più nel libro.
Nonostante molti siano morti affinchè il suo sogno si realizzasse, alla fine mancherà della dignità e del coraggio di Manuel davanti alla sconfitta e lui stesso tradirà tutti coloro che lo hanno seguito.
Insomma Altai è un grande libro che emoziona e regala spunti di riflessione ma che, a differenza di Q, lascia una sensazione di amaro in bocca.